Pseudoartrosi di ginocchio

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Pseudoartrosi di Ginocchio

Una pseudoartrosi di ginocchio (a volte definita falsa articolazione ) è una frattura ossea che non ha alcuna possibilità di guarire senza intervento. In una pseudoartrosi, il corpo percepisce i frammenti ossei come se fossero ossa separate. Questo è spesso il risultato di una guarigione inadeguata a seguito di una frattura.

Negli Stati Uniti, le linee guida della Food and Drug Administration (FDA) consentono un periodo fino a 9 mesi dopo la frattura prima che venga preso in considerazione l’intervento chirurgico per facilitare la consolidazione del callo osseo. Nonostante il nome, la pseudoartrosi non ha alcuna relazione con l’osteoartrosi, che è una malattia diversa.

Fattori di rischio

Diversi sono i fattori di rischio che aumentano la probabilità che una frattura vada incontro a pseudoartrosi:

  • il tabacco inibisce la guarigione di una frattura e aumenta la probabilita’ di formazione della pseudoartrosi
  • anemia grave
  • diabete
  • ipovitaminosi vitamina D
  • ipotiroidismo
  • scarsa o cattiva alimentazione
  • utilizzo di famaci come acido acetil-salicilico, ibuprofene e cortisone (il medico deve essere a conoscenza dei farmaci assunti dai pazienti che hanno riportato una frattura per valutare la possibilità di sospendere la terapia durante il periodo di guarigione della frattura)
  • infezioni
  • fratture esposte (quando l’osso è fuoriuscito dalla pelle)

Sintomi

La pseudoartrosi di ginocchio solitamente è dolorosa e quando si verifica, insorge dopo un periodo di benessere a seguito del trattamento della frattura, quindi inizia il dolore a distanza di mesi dalla frattura e può essere persistente per mesi o anni, oppure può iniziare quando si utilizza il braccio o la gamba rotta o può essere presente anche a riposo.

 

Diagnosi

La diagnosi di pseudoartrosi di ginocchio viene effettuata dal Fisiatra avvalendosi di esami radiografici come semplici radiografie o esami più particolari come la TAC o la RMN. Attraverso queste indagini il fisiatra stabilisce l’avanzamento della guarigione o la presenza di una pseudoartrosi.

Solitamente si parla di pseudoartosi quando dagli esami clinici e radiografici il medico fisiatra riscontra:

  • dolore persistente da più di 6 mesi nel sito di frattura
  • la mancata formazione del callo osseo nei tempi biologici adeguati e durante i controlli nei mesi successivi
  • Nel caso in cui si diagnostichi una pseudoartrosi il fisiatra potrà chiedere alcuni esami del sangue per scoprire se esiste una  ipocalcemia o caranza di vitamina D o anche una patologia metabolica come diabete e ipotiroidismo o se è in atto un’infezione.

 

Trattamento

Per il trattamento delle pseudoartrosi si sono recentemente ottenuti con l’applicazione della terapia con onde d’urto focali (ESWT) che consiste in un trattamento incruento di poche sedute (solitamente quattro) che migliora la vascolarizzazione locale e l’apporto di fattori di guarigione dal sangue, evitando l’intervento chirurgico.

 

 

 
 
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